Leroy Merlin, proni al profitto e alle logiche repressive

 

L’approvazione della legge contro la propaganda LGBTQIA+ in Russia ha generato un’ondata repressiva ai danni della comunità non eteronormata e, al tempo stesso, di autocensura da parte dei locali commerciali.

Il 10 Dicembre sul canale telegram di “Holod” 1 viene pubblicata una mail inviata da uno dei dirigenti Leroy Merlin Russia ai dipendenti:

Buonasera colleghi!
Si sono create diversi thread di discussioni; se possibile ho aggiunto tutti i colleghi a questo [unico] thread e ho raccolto tutti i materiali relativi all’argomento nel testo di un’unica lettera.
Ad oggi non esistono linee guida metodologiche per la nuova legge adottata dal Presidente il 05.12.2022.
L’idea è quella di fare un’indagine, anche attraverso l’AKIT (in russo “АКИТ”2) (inoltre, è possibile rivolgersi anche all’ACORT (in russo “АКОРТ” 3), al Ministero dell’Industria e del Commercio e al RKN (in russo “РКН”4), qui.
Vi verranno comunicate nuove informazioni, pratiche, chiarimenti. Siamo pronti ad aiutare nel redigere lettere e appelli in ogni modo.
Per quanto riguarda la situazione attuale, si può affermare che le informazioni con caratteristiche del movimento LGBT promuovono (diffondono idee e credenze su) relazioni sessuali non tradizionali [e] costituiscono informazioni dannose per la salute e/o lo sviluppo dei bambini, ovvero incoraggiano i bambini a sviluppare delle preferenze basate sul sesso prima che inizi il loro orientamento naturale.
Secondo Wikipedia, “la bandiera arcobaleno (nota anche come bandiera dell’orgoglio, bandiera della libertà) – è il simbolo internazionale della comunità lesbica, gay, bisessuale e transgender (LGBT) e del movimento per i loro diritti umani. Tradizionalmente, la bandiera è composta da sei strisce longitudinali, con i colori (ad eccezione del blu) seguono l’ordine naturale dell’arcobaleno dall’alto verso il basso: rosso, arancione, giallo, verde, indaco e viola.
La bandiera viene utilizzata nelle marce del Gay Pride e in altre manifestazioni pubbliche, ed è esposta nei quartieri gay, sugli edifici delle organizzazioni LGBT, nei “locali gay-friendly” e così via. https://ru.wikipedia.org/wiki/Радужный_флаг_(ЛГБТ)
C’è un altro segno che è stato usato nella Germania nazista per riferirsi ai detenuti gay dei campi di concentramento: un triangolo rosa (in precedenza con un angolo verso il basso, ora con un angolo verso l’alto). Oggi il triangolo rosa è un simbolo principale della Giornata internazionale contro l’omofobia (17 Maggio) insieme ad altri loghi di eventi e organizzazioni LGBT.
Come ho già scritto, visivamente la bandiera arcobaleno e l’arcobaleno ordinario sono diversi perché nella bandiera arcobaleno [LGBT] manca la striscia blu.
Come indicato nella raccolta delle decisioni giudiziarie sulla vendita e la distribuzione di merci con simboli LGBT e informazioni con caratteristiche LGBT, emesse prima dell’adozione della nuova legge, la bandiera arcobaleno, la cui immagine è riprodotta in varie forme materiali e applicata sulle merci, è spesso considerata un simbolo LGBT nella Federazione Russa.
Pertanto, attualmente raccomandiamo di verificare che il nostro assortimento di merci sia conforme allo schema dei colori della Bandiera Arcobaleno [non LGBT] + verificare che non vi siano merci con immagini di coppie dello stesso sesso, inviti a sostenere il movimento LGBT, ecc… cioè immagini che “propagandano o dimostrano relazioni e/o preferenze sessuali non tradizionali, pedofilia, riassegnazione del sesso”.
Secondo gli articoli di Kommersant, le aziende, in particolare le librerie, i mercati e gli editori, hanno già iniziato ad auto-censurarsi in relazione a questa legge – https://www.kommersant.ru/doc/5707251, https://www.kommersant.ru/doc/5707669

Mail originale in russo

Da quando è scoppiato il conflitto in Ucraina, la maggior parte delle aziende e multinazionali europee sono andate via dalla Russia. Altre invece sono rimaste; tra queste abbiamo le aziende gestite dalla holding francese “Association Familiale Mulliez” (AFM) quali “Auchan”, “Leroy Merlin” e “Decathlon”.

Il motivo per cui AFM è rimasta in Russia è facilmente intuibile. In termini di profitti internazionali il mercato russo è strategico e fondamentale: “Leroy Merlin” in Russia, per esempio, ha 36.000 dipendenti e ha fatturato 457 miliardi di rubli – pari a 6,9 miliardi di euro – (dati 2021), corrispondenti al 18% del fatturato globale dell’AFM.

Nel contesto della guerra in corso e di tutte le aziende concorrenti estere andate via dal mercato russo, AFM è l’unica holding straniera nel settore dei prodotti nella distribuzione organizzata alimentare e non presente in Russia.

Se a questo sommiamo la contrazione economica attuale, l’holding francese espanderà i suoi profitti inglobando i concorrenti locali e, soprattutto, giocherà al ribasso in termini di contratti lavorativi.

La mail inviata è un ulteriore tassello nel preservare i profitti miliardari e la propria posizione di mercato “monopolistica”, mostrando un’ipocrisia palpabile ed evidente su come questa holding francese abbia attuato metodi da “rainbow-washing” negli anni passati nei paesi europei (tra cui l’Italia).

Note

1Testata giornalistica indipendente fondata nel 2019 dalla giornalista Taisiya Bekbulatova. Bekbulatova è stata dichiarata “agente straniera” dal Ministero della Giustizia russa nel 2021 e, da quando è scoppiato il conflitto russo-ucraino, è dovuta espatriare a causa delle leggi contro le fake news sul conflitto in corso.

2Acronimo di “Associazione delle società di e-commerce” (in russo “Ассоциация компаний интернет-торговли”). L’AKIT è un’organizzazione senza scopo di lucro russa fondata nel 2012 e si occupa di stabilire dei principi di concorrenza leali, creare una zona di servizio sicura per i clienti nel mercato dell’e-commerce e ridurre le quote del mercato grigio.

3Acronimo di “Associazione delle società di vendita al dettaglio” (in russo “Ассоциации компаний розничной торговли”). L’ACORT è un’organizzazione senza scopo di lucro russa fondata nel 2001 e rappresentare gli interessi delle aziende del mercato al dettaglio, coordinando le loro attività. L’associazione fa parte della Camera di Commercio e Industria della Federazione Russa, dell’Unione Russa degli Industriali e degli Imprenditori e dell’Unione dei Partecipanti al Mercato dei Consumatori.

4Abbreviazione di “Roskomnadzor” ovvero “Servizio federale per la supervisione delle comunicazioni, della tecnologia dell’informazione e dei mass media” (in russo “Федеральная служба по надзору в сфере связи, информационных технологий и массовых коммуникаций”). Fondata nel 2008, è un’agenzia federale russa controllata dal “Ministero dello sviluppo digitale, delle comunicazioni e dei mass media”; si occupa di monitorare e controllare l’accesso ai mass media in Russia.

Questa voce è stata pubblicata in Articoli e contrassegnata con , , , . Contrassegna il permalink.