L’emergenza umanitaria in Messico è il risultato della politica migratoria degli Stati Uniti

Tradotto dall’originale e per conoscenza “Emergencia humanitaria en México es resultado de la política migratoria de EEUU

Gli ostelli e le organizzazioni della società civile – che assistono e accompagnano le persone migranti e quelle bisognose di protezione internazionale -, hanno denunciato come a Città del Messico si stia vivendo un’emergenza umanitaria causata “dalle attuali e insostenibili politiche migratorie restrittive”.

Negli ultimi due anni, le organizzazioni e gli ostelli hanno sottolineato le conseguenze dei cambiamenti nella politica migratoria degli Stati Uniti e la collaborazione del governo messicano in tutto questo. “Il Messico si è consolidato come la frontiera esternalizzata degli Stati Uniti: ha firmato accordi nella più totale opacità. Tutto ciò ha avuto gravi conseguenze per i diritti umani dei migranti nel territorio messicano. In seguito a questi accordi, migliaia di persone rimangono intrappolate, irregolari e immobilizzate in tante città del Paese”, affermano.

Città del Messico è diventata un punto strategico per il transito e la destinazione di migliaia di persone migranti. Questo ha portato al sovraffollamento degli ostelli e degli spazi di accoglienza della società civile, che nell’ultimo anno hanno ospitato fino al 900% della loro capacità. “Insistiamo: la crisi umanitaria che attualmente si vive a Città del Messico è causata [dall’incapacità delle] autorità e non dei migranti e persone richiedenti asilo”.

[Le organizzazioni] sottolineano che sempre più persone arrivano a Città del Messico e si fermano per periodi lunghi e/o indefiniti, rendendo la capitale un luogo di destinazione che “merita politiche pubbliche globali di attenzione e integrazione”.

Denunciano, inoltre, come le politiche restrittive di contenimento, incentrate sulla persecuzione e detenzione delle persone migranti e sull’ostacolo ai processi di regolarizzazione migratoria, generano condizioni di maggiore rischio e vulnerabilità per le stesse, come è accaduto negli ultimi anni con i molteplici incidenti dei camion rimorchi.

Tali politiche includono delle azioni illegali come il blocco,da parte delle compagnie di trasporto private, della vendita dei biglietti aereo o autobus alle persone prive di documenti – impedendo, quindi, un trasporto e soggiorno regolare nel Paese.

Questo ha costretto le persone a viaggiare in treno e su altre rotte, come i camion rimorchi controllati dalla criminalità organizzata “che opera con il consenso e la partecipazione delle autorità.”

Le organizzazioni sottolineano che “c’è stata una disponibilità al dialogo con le autorità di Città del Messico”, ma ritengono che gli “incontri consistano in una simulazione dove viene dato un sostegno minimo alla situazione e[, allo stesso tempo,] continua a far ricadere la responsabilità sulla società civile”.

Inoltre, hanno registrato situazioni di maltrattamento e persino abusi, come le riscossioni illecite negli spazi messi a disposizione dalle autorità. “Tutto ciò ha portato le persone a finire in strada, passando la notte nei pressi degli ostelli, [edifici istituzionali], chiese, ospedali e terminal degli autobus. La situazione pone queste persone in una condizione di maggiore vulnerabilità, in quanto si tratta di famiglie con bambini e adolescenti che sono esposti a rischi come il traffico di minori”, affermano.

Tutto ciò “crea tensioni con le comunità locali e porta a situazioni di discriminazioni e xenofobia nei confronti dei migranti”.

Tra le richieste delle organizzazioni ci sono la trasparenza e la responsabilità negli accordi migratori tra il Messico e gli Stati Uniti, oltre a programmi adeguati e completi riguardanti la regolarizzazione migratoria e le esigenze sulla protezione che consentano alle persone migranti di accedere ai documenti di soggiorno permanente.

Le organizzazioni e i centri di accoglienza che hanno firmato il comunicato: Casa de Acogida, Formación y Empoderamiento para Mujeres y sus Familias Migrantes (Cafemin), Casa Tochan, Casa Peñas, Albergue Constitución, Asociación de Nicaragüenses en México, Apoyo a Migrantes Venezolanos, A.C., Colectivo Ustedes Somos Nosotros, Fundación Humano y Libre, Plataforma Todos Somos Venezuela, Programa Casa Refugiados, Programa de Asuntos Migratorios de la Universidad Iberoamericana Ciudad de México.

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