Collaborazione con l’Azerbaigian, collaborazione con una dittatura sanguinaria

Post tradotto dal canale telegram di “Resistenza Femminista Anti-Militarista” (Feministskogo Antivoyennogo Soprotivleniya (FAS) (Феминистского Антивоенного Сопротивления (ФАС))

Ciao! Mi chiamo Polina e sono una delle coordinatrici della FAS.

Oggi voglio scrivere su come l’embargo dell’Unione Europea verso il gas russo sia una menzogna che ci allontana dalla democrazia e dal mondo. Il 30 Novembre la Francia ha adottato una risoluzione a sostegno dell’Armenia e che impone sanzioni contro l’Azerbaigian. Allo stesso tempo l’Unione Europea, in nome dei valori democratici, sta cercando di sganciarsi dalla cooperazione con la Russia e, [allo stesso tempo], collabora attivamente con l’Azerbaigian – la cui dittatura è colpevole di crimini di guerra contro la popolazione pacifica di Artsakh. In estate, il capo della Commissione europea Ursula von der Leyen ha visitato Baku per discutere sulle forniture di gas in Europa.

Il 18 Novembre si è saputo che la Russia fornirà all’Azerbaigian 1 miliardo di metri cubi di gas – che sarà successivamente trasportato in Europa. E la quota del più grande giacimento di gas naturale in Azerbaigian, Shah Deniz, appartiene a “Lukoil”.

L’Europa sta eludendo le sanzioni che ha imposto alla Russia e sta, quindi, cooperando con due regimi autoritari contemporaneamente.

L’Europa continuerà a ignorare il conflitto militare ad Artsakh e la sua dipendenza dal gas azero non farà che rafforzare il regime autoritario di Aliyev.

Secondo la BBC, ci sono quasi 100 prigionieri politici nel paese. La violazione dei diritti e delle libertà degli/delle azeri/e, gli arresti di massa, i crimini di guerra e gli omicidi degli/delle armeni/e non impediscono ai paesi occidentali di chiamare “partner chiave” l’Azerbaigian. I territori di Artsakh sono regolarmente bombardati. L’Azerbaigian sta distruggendo la mia terra natia e la mia cultura, usando le stesse narrazioni propagandiste militari che vediamo dalla Russia. La mia patria, l’Armenia, non dovrebbe essere una merce di scambio – e la sofferenza del mio popolo merita di essere ascoltata. L’Europa, facendo finta di non vedere i crimini di guerra dell’Azerbaigian, dimostra ancora una volta che i suoi “valori democratici” sono bugie incoerenti e stupide.

No al regime azero! (scritto sia in russo che in armeno nell’originale, ndt)

 

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