Le PMC «Wagner» contro l’esercito russo

Nota introduttiva del Gruppo Anarchico Galatea
Il capo della “Wagner” Prigozhin, dopo aver invaso Rostov sul Don e Voronezh con le sue unità e tentato di avanzare verso Mosca, ha ordinato improvvisamente ai suoi uomini di ritirarsi e tornare indietro nei campi di addestramento. La scelta deriverebbe da un supposto ripensamento “umanitario” del capo della “Wagner” (ovvero non spargere sangue russo in patria) e una serie di colloqui avuti con Alexander Lukashenko.
Se guardiamo oltre questo dato, la prova di forza di Prigozhin è da inserirsi all’interno degli scontri avuti con lo Stato maggiore russo, in particolare nelle attuali fasi guerreggianti in Ucraina: il capo della “Wagner” ha accusato i capi militari russi di ingerenza governativa e di aver fornito poco materiale bellico alla sua azienda. Con la mossa dell’invasione e del tentativo di marcia verso la capitale, Prigozhin voleva mostrare all’entourage putiniano di essere un uomo carismatico, capace di attirare le persone alla sua causa – specie i soldati dell’esercito russo – e, di conseguenza, rivelarsi migliore dell’attuale stato maggiore russo.
Il fallimento di Prigozhin è stato su tutta la linea: non solo i soldati regolari non lo hanno seguito, ma si è trovato in una situazione dove i suoi uomini non potevano reggere un eventuale e futuro attacco delle forze congiunte russe.
La questione “Wagner” e l’ “esilio” di Prigozhin in Bielorussia, quindi, è stato un toccasana per la dirigenza dello Stato maggiore russo: senza più un individuo del genere, completamente fuori dal controllo dei generali e del ministero della difesa, la (pessima) gestione militare russa riguardante la guerra in Ucraina potrà continuare senza troppi intoppi. La possibile acquisizione di “Wagner”, inoltre, da parte dello Stato russo permetterà all’entourage putiniano e a quello militare di piazzare dei “burattini” alla guida della compagnia, gestendo direttamente e in tutta tranquillità i contratti altamente remunerativi (in particolare in Africa, dove “Wagner” è presente nella Repubblica Centrafricana, Mali e Mozambico).
Alla luce di quello che è successo, tutti questi soggetti (dai generali all’esecutivo) dovranno tenere conto anche di un altro aspetto: un piccolo numero di persone addestrate militarmente è riuscito ad occupare due grosse città, avanzando tranquillamente per chilometri nel territorio russo. Ciò ha mostrato, a livello pratico, la quasi assenza delle forze militari russe all’interno del paese e, cosa molto più importante, la vacuità di una propaganda governativa russa basata su parole chiave come sicurezza interna, esercito invincibile, disciplinato e ben preparato e via dicendo. Per mettere le pezze alla debolezza manifestata – specie a livello internazionale -, i legislatori russi approveranno sicuramente una sequela di norme contro chi si oppone e/o minaccia l’integrità dello Stato.
In pratica, la società russa subirà ulteriori leggi restrittive – come accaduto contro la comunità LGBTQIA+, i disertori, l’interruzione volontaria di gravidanza, la libertà di stampa etc – da un governo che mostra, giorno dopo giorno, la propria incapacità nel gestire un conflitto guerreggiato e un’economia sempre più traballante.
Sebbene siano passate più di 48 ore dai fatti, riportiamo la traduzione di un analisi militare sul colpo di mano tentato da Prigozhin e pubblicata sul sito di “Istories Media”: dalle forze in campo fino alle testimonianze, passando a degli scontri di lunga durata tra i due “eserciti”.

Traduzione dall’originale “ЧВК «Вагнер» против армии России

Gli esperti militari spiegano cosa si sa delle risorse e delle capacità di entrambe le parti e come possa evolvere questo confronto.

La sera del 23 Giugno, Yevgeny Prigozhin, capo delle PMC Wagner, ha lanciato un ammutinamento armato contro il Ministero della Difesa russo.

  • Nella notte tra venerdì e sabato, i mercenari della “Wagner” sono entrati a Rostov-sul-Don e hanno preso il controllo delle strutture militari.
  • Sabato mattina i combattenti sono entrati a Voronezh. Un deposito di petrolio della città è in fiamme e un aereo è stato abbattuto. Il governatore ha dichiarato che è in corso un’operazione antiterrorismo nella regione.
  • Le “PMC” stanno minando le strade di Rostov.
  • Le PMC “Wagner” si stanno muovendo verso Mosca. Le colonne di mercenari sono state avvistate nella regione di Lipetsk. Alcune strade delle regioni di Rostov, Voronezh, Mosca e Tula sono state bloccate, così come le comunicazioni lungo il fiume Moscova.

Gli esperti militari intervistati da “Important Stories” hanno raccontato come potrebbe essere uno scontro armato tra le PMC e l’esercito regolare russo.

Di quali risorse dispone il Ministero della Difesa per combattere la PMC Wagner?

Kirill Mikhailov (KM), analista indipendente: Non abbiamo un quadro preciso delle forze e delle risorse utilizzate da entrambe le parti. Ma il Ministero della Difesa, in linea di principio, dovrebbe avere abbastanza risorse di riserva, destinate a respingere eventuali sfondamenti ucraini. Dovrebbero esserci abbastanza veicoli blindati, munizioni etc. La questione è il grado di preparazione dei militari, dato che molti di loro possono essere mobilitati anche in modo più urgente.

Prigozhin sostiene che i suoi mercenari hanno già disarmato alcuni soldati di leva nella regione di Rostov e [non hanno incontrato resistenza] da parte dei militari e delle guardie di frontiera presso il posto di blocco di Bugaevka, nella regione di Voronezh.

Un vantaggio significativo per il Ministero della Difesa è l’aviazione, anche se alcuni rapporti suggeriscono che non tutti sono pronti ad eseguire gli ordini. Come hanno scritto alcuni canali telegram, gli ufficiali di grado più elevato dovevano pilotare gli elicotteri e colpire la “Wagner” perché [secondo Prigozhin] i piloti ordinari rifiutavano [di eseguire gli ordini]. Il vantaggio dell’aviazione è limitato perché non vi sono abbastanza munizioni di alta precisione; quindi è abbastanza difficile usare gli aerei. In generale, il Ministero della Difesa dovrebbe avere abbastanza potere e risorse per eliminare la minaccia che vediamo al momento. La polizia o la Guardia Nazionale della Federazione Russa possono essere coinvolte? Non credo che saranno in grado di resistere alla “Wagner”.

Ian Matveev (IM), esperto militare: Se prendiamo le singole unità PMC [- escludendo gli altri raggruppamenti] che potrebbero essersi uniti a loro -, allora l’esercito russo avrebbe abbastanza risorse [per sopprimere le PMC]. Lo scontro tra le PMC e l’esercito regolare russo assomiglierebbe forse [ad un conflitto tra] forze combinate. Perché entrambi possiedono armi per un combattimento tra forze combinate. Ma sembra che finora vi siano delle azioni caotiche da parte delle forze di sicurezza russe. Non vediamo praticamente nessuna azione dell’esercito russo. E le colonne di Prigozhin avanzano praticamente senza ostacoli. Tutto questo sembra già una piccola guerra civile. Senza un grande fronte, perché nessuno ovviamente ha così tanto potere da costruire un intero fronte sul territorio russo – ci vogliono milioni di soldati. Piuttosto [sarà come] in Afghanistan e in Siria: ci sono formazioni militari separate – al cui interno vi sono le colonne wagneriane -, e annessi scontri contro le milizie nemiche. E i wagneriani non hanno il controllo di un vasto territorio. È opinabile, inoltre, se l’esercito russo abbia il controllo [della situazione].

Probabilmente l’esercito russo cercherà di utilizzare alcune riserve – quei militari che non sono direttamente coinvolti nella guerra. Diverse unità rimangono nel Paese, forse stanno già arrivando dal Nord e dall’Estremo Oriente, oltre alle guardie di frontiera. Ma sono poche e non possono essere ritirati completamente. Il concetto di difesa russo non implica che non ci siano truppe ai confini. Quindi penso che la Guardia Nazionale sarà responsabile [della difesa interna del paese]. Kadyrov sembra intenzionato a coinvolgere i suoi miliziani. Vedremo come andrà a finire.

Un ex militare russo di stanza a Voronezh: A Voronezh ci sono molti militari, il campo d’aviazione è grande e ha tutto ciò che serve. Per quanto ne so, la nostra 20ª Armata di Forze Combinate, che si trova a Voronezh insieme ai piloti [dell’aviazione militare], ha deciso di sostenere ulteriormente il governo. Ci sono i militari, il Ministero degli Interni, la FSB – in generale, tutta questa marmaglia è anche qui. Ma i più attivi sono ora al fronte. Inoltre le élite dell’esercito sono state unite all’inizio [dell’invasione dell’Ucraina] da quei generali imbecilli [e, successivamente, sono stati mandati] come carne da macello [al fronte]. Poi sono state unite le unità più efficaci e pronte al combattimento. Ed ecco che ci sono rimasti quelli che picchiano donne e bambini durante le manifestazioni. Ora vedremo di cosa saranno capaci quando avranno davanti a loro degli uomini armati.

Di quali risorse dispongono le PMC “Wagner”?

KM: Possiamo notare che finora solo due o tre truppe d’assalto “Wagner” sono state direttamente coinvolte nel territorio della Federazione Russa, con una forza di circa un battaglione (fino a 500 persone, ndr). Fino a questo momento non abbiamo ancora visto i 25.000 uomini di cui parlava Prigozhin. Se l’aviazione russa iniziasse a bombardare a bassa quota, le PMC “Wagner” [risponderebbero] con l’equipaggiamento di difesa aerea – lo stesso sistema di difesa aerea “Pantsir-s” utilizzato per abbattere gli elicotteri nella regione di Voronezh.

Penso che l’unico modo per i wagneriani di ottenere munizioni sia quello di impadronirsene in un modo o nell’altro. Se riescono a disarmare alcune unità russe [- specie] se queste mostrano un morale così basso da cedere le armi -, allora [le PMC] potrebbero prendere le munizioni da loro. Ma naturalmente si tratta di una fonte molto inaffidabile. Pertanto, se i wagneriani vogliono ottenere [il disarmo delle unità russe], devono agire il più rapidamente possibile, perché a lungo termine la situazione non gioca a loro favore.

IM: Le PMC si aspettano che i militari russi si uniscano a loro con le munizioni. E questo, innanzitutto, ridurrà il numero di combattimenti – in quanto il consumo di munizioni verrà ridotto. Hanno già sequestrato i sistemi antiaerei “Pantsir”, coprendoli quindi dall’aviazione.

In secondo luogo, sembra che cercheranno di catturare i depositi militari. Inoltre, per un breve periodo (da una o due settimane) di combattimenti non molto intensi, avranno abbastanza munizioni – ovvero quelle che hanno già adesso.

Un ex militare russo di stanza a Voronezh: Conosco bene i militari che sono qui [a Voronezh] e la loro ideologia. Possono davvero cooperare tra loro e ci sono molte unità intorno a Voronezh; alcuni di questi potrebbero schierarsi con i “Wagner”. Perché ci sono molti militari, soprattutto nelle unità d’élite, che sono contro l’esercito. E sono a favore della guerra [con l’Ucraina] ma contro il Ministero della Difesa. L’equilibrio delle forze è difficile da valutare. Non è chiaro quanti ne abbia realmente Zhenya [Yevgeniy Prigozhin] e quanti militari vi siano qui. Inizialmente “Wagner” aveva un numero molto elevato di mercenari. Durante la campagna in Ucraina ce ne sono stati abbastanza per farli lavorare anche in altri Paesi (personalmente parlo con questi ragazzi). Venticinquemila persone [delle PMC, se fosse vero,] non significherebbe che vi sia un [mero] raduno con tutte queste persone. Si tratta di venticinquemila persone addestrate, con equipaggiamento, che conoscono la zona e sanno cosa fare e come farlo. Sono in grado di occupare la città per molto tempo e sarà dura [espugnarla]. Cos’altro è importante? L’addestramento dei mercenari, l’equipaggiamento, i rifornimenti, la disciplina: tutto questo è molto meglio, più serio che nell’esercito. Non c’è niente di simile nell’esercito: vieni e sei trattato come un succhiacazzi e ci sono persone addestrate. E quante altre loro cellule dormienti ci sono nel Paese? I veterani delle PMC, quelli che si sono dimessi, anche gli stessi detenuti che sono tornati dalle PMC. Anche se ci fossero un migliaio di mercenari ben armati, addestrati ed equipaggiati, se li portassero in città, potrebbero fare un casino! Sequestri, sovvertimento, sabotaggio. E, inoltre, hanno una buona coordinazione ed esperienza. E tutti gli uomini dell’esercito con esperienza sono rimasti al fronte. Guardate anche il video di come stanno costruendo le fortificazioni a Mosca. Non sanno nemmeno che attorno ad una postazione di tiro si deve scavare – e non mettere semplicemente dei sacchi di sabbia! Verrà spazzato via anche con una semplice mitragliatrice, e non sto parlando di una mitragliatrice di grosso calibro o di un BMP.

La PMC di Wagner sarà in grado di muoversi verso Mosca?

KM: Più i wagneriani si allontaneranno dalla cosiddetta zona dell’Operazione Militare Speciale, dai territori occupati, meno truppe addestrate troveranno sulla loro strada. Probabilmente sono guidati da questa convinzione negli spostamenti da Voronezh a Mosca. Un posto di blocco convenzionale sull’autostrada, ovviamente, non li fermerà. A meno che non vengano messi dei carri armati o erette delle fortificazioni. Inoltre, la rete stradale della Russia centrale è piuttosto estesa ed è quasi impossibile bloccarla tutta. Pertanto i wagneriani saranno in grado di avanzare ulteriormente. Inoltre hanno delle autocisterne nei loro convogli – che gli permetteranno di avanzare. Ora si dice che per impedire ai wagneriani di avanzare, le Forze Aerospaziali della Federazione Russa (VKS) vogliano utilizzare le bombe non guidate per colpire le strade e renderle inutilizzabili. Questo indica,a livello generale, che è difficile utilizzare alcuni metodi classici per arrestare l’avanzata di “Wagner”. Potrebbero aver bisogno di più tempo per imbattersinei wagneriani [- specie se questi] andranno verso Mosca.

IM: Le PMC potrebbero muoversi lungo le strade verso Mosca. Saranno bombardate? L’aviazione russa non è esattamente famosa per la sua capacità di bombardare qualcosa. E sotto il bombardamento è possibile muoversi. Inoltre, e ovviamente, su queste strade potrebbero esserci ancora dei civili. Si deve ancora decidere se usare le armi o meno. Dopotutto non sappiamo cosa stia succedendo nelle menti dei generali russi e sul campo. Può darsi che Šojgu ordini di sparare sull’autostrada e [qualche] generale dell’aviazione decida di boicottare l’ordine.

In che modo il conflitto influenzerà la situazione sul fronte?

KM:In questo momento la Russia ha impegnato circa due o tre di quelle 12 brigate che sono state addestrate per respingere una futura controffensiva [ucraina]. Gli assaltidelle forze armate dell’Ucraina potrebbero aumentare; [a quel punto] saranno necessarie ulteriori forze [per respingerle]. Va considerato che l’esercito russo ha bisogno di munizioni per respingere una controffensiva. E nel farlo, il Ministero della Difesa deve stabilire delle priorità. Non è ancora chiaro quanto velocemente saranno in grado di riassegnare le forze per combattere le PMC.

IM: Ora il comando russo ha ridotto l’attenzione al fronte. Questo potrebbe causare problemi perché le decisioni necessarie non saranno prese in tempo. È molto probabile che nella situazione più critica, il comando russo rimuova alcune unità dal fronte e le mandi a reprimere questa ribellione, e gli ucraini ne approfitteranno. Se [la rivolta armata] durasse qualche giorno in più, [i generali dell’esercito russo, sicuramente,] decideranno di accorciare il fronte, ritirandosi sulle linee della Crimea e di Mariupol e liberando, in tal modo, delle forze da utilizzare nella situazione interna. È possibile [che la situazione si sviluppi] fino al completo collasso del fronte, perché o i militari passeranno dalla parte dei wagneriani o se ne andranno perché “c’è una guerra civile in casa, cosa stiamo facendo qui [in Ucraina]?”

 

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