dall’Editoriale della Rivista Anarchica “El Machete” di El Salvador, n. 7, Maggio 2022
[Nell’editoriale di] questo mese vogliamo denunciare l’obiettivo nefasto delle “Nuevas Ideas” del presidente della destra tradizionale, dello squadrone della morte e del testardo Nayib Bukele, i cui obiettivi strategici pubblicitari consistono nella falsità di “sradicare le bande”, un problema di violenza strutturale legato all’estrema povertà e alla mancanza di lavoro a cui ci hanno condotto le classi politiche ed economiche del paese inventato in cui siamo nati ancorati.
Molte persone innocenti sono state colpite e detenute ingiustamente in questa “crociata” contro le strutture criminali, finanziate dai governi precedenti e dalla “Comisión de Reconstrucción del Tejido Social” (Commissione per la ricostruzione del tessuto sociale) dell’attuale governo. In questo senso, il presidente ha annunciato che ci sono 70.000 membri delle bande, di cui più di 20.000 sarebbero stati catturati fino ad oggi. Così le statistiche dei detenuti vengono annunciate ogni giorno, per arrivare a dire: “le bande sono state estirpate”, “abbiamo tutti i membri delle bande in prigione”….
Tuttavia, al governo salvadoregno interessa che tutto ciò che fa sia visto come “il migliore”, “il più grande”, perché è l’unico modo per “fare la storia”. Ecco perché non ci si può accontentare di catturare il 25% dei membri delle bande, perché l’obiettivo assoluto sarebbe il 100%. Ma la cosa brutta è che vengono catturate persone INNOCENTI, cosa che i media difendono dicendo che è solo l’1%. Così si minimizza il danno causato, accusando gli oppositori di insistere su una questione che considerano ingrata.
La violenza genera violenza e le misure adottate dal governo ultraconservatore di Bukele non fanno altro che accelerare un vortice di violenza che sarà inarrestabile una volta raggiunti gli obiettivi mediatici. Chi pensate che abbia pagato il prezzo di queste misure se non il popolo salvadoregno?