Guatemala. Assassinati due difensori della natura

Per conoscenza pubblichiamo questa traduzione fatta da Federica per il Gruppo Anarchico Galatea sull’ennesima violenza di Stato ai danni delle popolazioni native della cosiddetta America Latina.

Il Comitato per lo sviluppo contadino (CODECA), un’organizzazione contadina guatemalteca indigena, ha denunciato che sabato 6 Maggio Nicolasa López Méndez, 27 anni, e Victoria Méndez Agustín, 18 anni, sono state uccise a colpi di arma da fuoco mentre tornavano nella loro comunità.

Entrambe le donne erano originarie del villaggio di El Camarón (San Luis Jilotepeque, dipartimento di Jalapa) e membri del CODECA.

Nicolasa ha partecipato alle proteste per la nazionalizzazione dell’energia elettrica, oggi in mano alla società Energuate. Victoria faceva parte del gruppo giovanile CODECA ed era figlia di un leader locale e testimone chiave dell’omicidio di Luis Marroquín, assassinato dal sindaco del comune nel 2018. Hanno anche partecipato al Movimento per la Liberazione dei Popoli (MLP) , un partito politico creato da CODECA e altri movimenti sociali. In seguito all’attentato è morto anche Leonardo Morales, che era alla guida del mezzo, mentre è rimasto ferito un altro passeggero, Rufino Miguel. “Dal 2018 ad oggi sono statu assassinatu 27 difensoru che esercitavano ruoli di leadership nel movimento CODECA”, denuncia l’organizzazione. A cura di ANRed.

Lo ha denunciato il Comitato per lo sviluppo contadino (CODECA) in un comunicato: “Denunciamo gli omicidi di Nicolasa López e Victoria Méndez. Nicolasa López Méndez, 27 anni, che ha lasciato due bambine orfane, e Victoria Méndez Agustín, 18 anni, erano originarie del villaggio di El Camarón, San Luis Jilotepeque, Jalapa. Entrambe sono state uccise a colpi di arma da fuoco mentre si stavano spostando dal capoluogo del loro comune alla loro comunità. Ieri (in riferimento a sabato 6 Maggio) verso le 11 del mattino, le due compagne, dopo essere andate al mercato per fare la spesa, stavano viaggiando su un taxi per ritornare nelle loro case di El Camarón. L’attacco è avvenuto mentre attraversavano il fiume Camarón, quando degli uomini che viaggiavano su un altro veicolo, hanno sparato alle due compagne. Nell’attentato è morto anche Leonardo Morales, che era l’autista del mezzo. Allo stesso modo, un’altra persona di nome Rufino Miguel, che viaggiava anche lui come passeggero, è rimasto ferito”, ha riferito l’organizzazione contadina indigena guatemalteca.

Nicolasa López e Victoria Méndez erano membri del movimento CODECA da più di sette anni. Nicolasa faceva parte della resistenza all’interno della sua comunità e chiedeva la nazionalizzazione dell’energia elettrica; per ritorsione, ENERGUATE ha lasciato tutte le comunità di quella regione senza elettricità per più di due anni. Victoria Méndez era un membro della gioventù CODECA, suo padre è uno dei leader locali ed è stata una testimone chiave per la denuncia nel caso dell’assassinio di Luis Marroquín, che faceva parte del coordinamento nazionale del CODECA ed era stato ucciso dal sindaco del comune nel 2018. Entrambe le compagne assassinate facevano anche parte del nostro gruppo, il Movimento di Liberazione dei Popoli (MLP)”, un’organizzazione ampliata e costituita da CODECA e altri movimenti sociali.

CODECA ha evidenziato l’escalation della repressione e degli omicidi contro l’organizzazione, nel Paese governato da Alejandro Giammattei: “dal 2018 ad oggi sono statu assassinatu 27 difensoru che esercitavano ruoli di leadership in diverse strutture del movimento CODECA. Le istituzioni statali in Guatemala non hanno reso giustizia per gli omicidi di questu compagnu. Negli ultimi anni si sono intensificate le persecuzioni, la criminalizzazione e la repressione da parte dello Stato contro le comunità in resistenza. Quest’anno, i deputati che fanno parte del patto dei corrotti 1, hanno approvato col Decreto 08-2023 una modifica al codice penale, che diventa così [una] legge contro le comunità in resistenza che chiedono la nazionalizzazione dell’energia elettrica in Guatemala”.

Inoltre puntualizzano: “quest’anno, che è periodo elettorale, ancora una volta le mafie e la criminalità organizzata che hanno cooptato le istituzioni statali, stanno creando da mesi delle frodi elettorali con l’obiettivo di rimanere al potere. Hanno rimosso dal processo elettorale il binomio presidenziale del Movimento di Liberazione dei Popoli (MLP), perché questo movimento ha il sostegno popolare per vincere le elezioni e questo rappresenta una minaccia per i gruppi di potere in questo paese”, ha affermato CODECA , in riferimento alla sentenza che vieta la partecipazione alle elezioni dellu difensoru dei diritti umani e della natura Thelma Cabrera Pérez e Jordan Rodas Andrade.

Anche se non ci fidiamo più, chiediamo la punizione dei responsabili di questa repressione. È urgente liberare il Guatemala da questa mafia repressiva contro i popoli! È urgente costruire uno Stato plurinazionale!”, conclude il comunicato del CODECA.

Hanno paura di noi e per questo ci reprimono: per fermare i nostri processi di lotta e resistenza”

Nel frattempo, Thelma Cabrera Pérez, candidata alla presidenza del MLP, ha condannato l’omicidio: “Nicolasa López e Victoria Méndez erano membri del CODECA e del MLP. Ripudiamo questi fatti, lo Stato è complice nella regione”, ha scritto su Twitter la candidata. Da parte sua, anche Jordán Rodas, suo compagno politico, ha condannato l’omicidio e ha ricordato che entrambe erano difensori dei diritti umani nel villaggio di El Camarón: “questo avviene nel contesto di un processo elettorale esclusivo e della criminalizzazione di questa organizzazione. Questo crimine deve essere indagato, in modo che non rimanga impunito”, ha sottolineato l’ex avvocato per i diritti umani. Anche Leiria Vay García, difensore dei diritti umani, ha denunciato la repressione contro il movimento CODECA sui suoi social network: “hanno paura di noi ed è per questo che ci reprimono per fermare i nostri processi di lotta e resistenza”, ha affermato. Il MLP ha anche diffuso un comunicato congiunto di condanna degli omicidi: “queste azioni repressive hanno lo scopo di mettere a tacere le voci della resistenza che chiedono la nazionalizzazione dell’elettricità” [ ; allo stesso tempo] esorta “le persone oneste e democratiche a rafforzare l’organizzazione in tutti i territori” e indica che “è urgente un processo di assemblea costituente per costruire uno Stato popolare e plurinazionale che garantisca a tutti condizioni di vita dignitose”.

Nota del Gruppo Anarchico Galatea

1In spagnolo “Pacto de corruptos”. Nel 2006 viene creata la Commissione Internazionale contro l’Impunità in Guatemala (CICG) per contrastare le organizzazioni criminali e la dilagante corruzione presente all’interno dello Stato guatemalteco e rafforzare le istituzioni giudiziarie A seguito di una serie di arresti “eccellenti” come i presidenti della Repubblica Colom e Molina, dal 2016 i partiti politici, il presidente della repubblica Morales, pezzi della magistratura e la borghesia locale e internazionale presente nel territorio si sono alleati con l’obiettivo di contrastare l’operato della CICG. L’impedimento da parte delle autorità locali di far entrare nel paese centroamericano il commissario della CICG Velasquez agli inizi del Gennaio 2019, ha posto fine alle azioni di questa organizzazione internazionale. Da quel momento in poi, parte dell’opinione pubblica ha bollato tutto l’entourage istituzionale politico ed economico responsabile della fine di questa esperienza anti-corruttiva come corrotti. Da qui l’utilizzo “patto dei corrotti”.

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