Proteste, fughe e repressione in Russia – 3

-Articoli di Zenskaya Pravda, nn. 13 e 15, 31 Ottobre e 28 Novembre 2022

I russi hanno un debito superiore al trilione [di rubli] e continuano a chiedere dei prestiti
di Rita Dvorkina

Mentre siamo convinti che l’economia sia stabile, i russi prendono a credito i vestiti caldi, ma non hanno soldi per pagare i loro debiti.

 

La propaganda russa riporta che gli europei stanno morendo di freddo e sono affamati, mentre i russi non hanno nulla con cui comprare dei vestiti caldi. Una persona su sette in Russia ha intenzione di chiedere un prestito per comprare dei vestiti caldi: una giacca, un piumino o una pelliccia. Tra coloro che hanno intenzione di prendere in prestito del denaro per comprare dei vestiti invernali, più della metà intende utilizzare carte di credito. Gli analisti notano che dall’inizio dell’autunno, i debiti delle carte di credito dei consumatori russi hanno superato per la prima volta nella storia [russa] i 1.500 miliardi di rubli. Nel mese di Settembre, le banche hanno emesso 1,26 milioni di nuove carte – 140mila in più rispetto al mese precedente.
Il 1º Settembre, il debito complessivo dei russi sui prestiti al consumo ha battuto il record storico di 11,7 trilioni di rubli. Allo stesso tempo, il volume dei prestiti non pagati è in costante crescita.
Nei primi sette mesi del 2022, tutte le regioni del paese hanno registrato un aumento del debito scaduto con un range di crescita che varia dal 3% di San Pietroburgo al 20% della Crimea. Secondo gli analisti, alla fine dell’anno, il prestito al dettaglio cumulativo scaduto potrebbe ammontare tra i 130 e i 150 miliardi di rubli, attraversando la linea di 1,1 trilioni di rubli e rompendo il record storico del sistema bancario della Federazione Russa.

La pecora per il fratello e il marito…
di Zoya Višnëva

La mobilitazione continua da più di un mese in Russia. I nostri mariti, fratelli e figli partono per il fronte. La domanda logica [è]: che ne è delle famiglie dove il principale, se non l’unico, capofamiglia era un uomo che è stato mobilitato?

Sconti su alloggi e servizi, pasti scolastici gratuiti, l’ammissione alle case di riposo saltando la fila e buoni turistici; questo è il pacchetto di benefici preparato dal governo della Federazione Russa per sostenere le famiglie dei mobilitati. Ma i mutui e i crediti non possono essere chiusi e non si possono pagare le spese.
Si parlava di pagamenti una tantum per un importo di 300mila rubli (4364 euro, ndt). Nessuna somma di denaro conforterà una madre il cui figlio è andato al fronte; ma [i parenti dei mobilitati] non hanno visto questi pagamenti. Il 20 Ottobre è stato respinto il corrispondente disegno di legge. Il 19 Ottobre, durante una riunione del Consiglio di sicurezza, Putin ha annunciato che l’indennità mensile di ogni soldato mobilitato non sarà inferiore ai 195mila rubli (2837 euro, ndt). Finora non esiste un decreto o un progetto di legge su questo pagamento; il che significa che non ci saranno garanzie. Come sempre, “la salvezza dall’annegamento spetta a chi sta annegando”1. Ogni regione definisce autonomamente un elenco di misure di supporto per i mobilitati. Nelle regioni di Bashkiria, Chuvashia, Volgograd e Nizhniy Novgorod il pacchetto di misure non include alcun denaro. In Carelia e in Tatarstan riceveranno denaro solo le famiglie con bambini. Nell’Oblast’ di Tomsk, solo le famiglie con redditi inferiori al minimo di sussistenza saranno aiutate. E da qualche parte si è deciso che la gentilezza è più costosa del denaro… Nella Repubblica di Tyva venivano regalate più di 90 pecore vive come sostegno sociale. Le madri locali non erano soddisfatte e sono riuscite a convincere l’amministrazione a concedere loro un sussidio una tantum di 5mila rubli (72 euro, ndt) per bambino. Il sindaco di Yakutsk ha promesso di dare pacchetti di verdure alle famiglie dei mobilitati. Per tali “compensazioni” [le famiglie] potrebbero lanciare loro dei pomodori…In seguito il capo della regione, Aysen Nikolayev, ha firmato un decreto “Sulle misure di sostegno alle famiglie dei militari”, includendovi l’assistenza materiale. Ricordate: se dietro le belle parole non c’è un decreto firmato, il prezzo per le promesse delle autorità è di due pallottole. E ad oggi, nella maggior parte delle regioni, nessun decreto è stato messo nero su bianco…

 

L’Europa sta congelando?
di Mariya Tsvetochkina

Mentre le case russe si preparano per l’inverno e accendono il riscaldamento, [il progetto] “case russe” in Europa aprono le loro porte per consentire «alle infreddolite famiglie europee» di riscaldarsi a fronte all’aumento dei prezzi del gas proveniente dalla Russia.

L’autore dell’idea è «Rossotrudnichestvo» (“Agenzia federale per la Comunità degli Stati Indipendenti, i connazionali residenti all’estero e la cooperazione internazionale umanitaria”, ndt). I funzionari chiamano [questa] azione «Dalla Russia con calore», e promettono alle «famiglie europee» di farle riscaldare, far caricare i loro telefoni, bere il tè e guardare cartoni animati.
Tutto per mostrare il «calore umano della Russia».
“In un contesto di crescenti tensioni in Europa e di russofobia, le azioni umanitarie delle case russe dovrebbero dimostrare la nostra tradizionale ospitalità e riscaldare i cuori delle famiglie europee infreddolite. Ricordiamo che le case russe sono apolitiche”, si legge in una dichiarazione della “Casa russa” sul proprio canale Telegram.
I finlandesi e i lussemburghesi sarebbero già venuti a riscaldarsi – almeno così sostengono gli autori di quest’idea nei colloqui con i media russi. Né i giornalisti, né i calorosi russi sono imbarazzati dal fatto che ad Helsinki questa settimana (fine Ottobre, ndt) ci siano 15 gradi e in Lussemburgo 20. Gli europei, con queste temperature, sono davvero così delicati da riscaldarsi con il tè russo ? Non è la prima volta che i media russi mentono su come l’Europa abbia problemi con il gas e il riscaldamento durante l’inverno.
Solo poche settimane fa tutti i canali federali gridavano: i berlinesi erano così preoccupati per il freddo che hanno tagliato metà degli alberi del parco centrale di Tiergarten!
Solo che si è rivelata un’abissale falsità. Quasi tutti i media hanno riportato la notizia, citando la testata americana Bloomberg; ma l’articolo originale si limitava ad affermare che la domanda di legna da ardere era aumentata. E aggiungeva che i tedeschi non avrebbero tagliato i parchi questa volta, come fecero i berlinesi negli anni più duri della seconda guerra mondiale.
I media russi “non” hanno perso una parte e hanno aggiunto che per gli europei l’alternativa alla legna da ardere fosse lo sterco. Perché ci mentono sul fatto che gli europei muoiano di freddo? Per giustificare la Tragedia che si sta consumando in Ucraina dal 24 Febbraio. Così potevamo dimenticarci i bagni al freddo e credere che pure per loro sia anche così. Stanno congelando, morendo di fame e abbattono gli alberi dei parchi per ricavarne legna da ardere. [Mentre] noi non facciamo questo. Per quanto tempo ci fideremo di [questi media]?

 

A cosa siamo arrivati…
di Manizha Bulochkina

Piccola premessa di chi ha tradotto l’articolo
Pur non trovandoci con certe considerazioni e conclusioni scritte da Bulochkina, l’analisi sintetica a 360° dell’autrice sono interessanti in quanto si comprende al meglio come la situazione interna russa si stia avviando sempre più al collasso – nonostante l’establishment governativo cerchi di negare tutto ciò.

24 Novembre. Sono trascorsi nove mesi dall’inizio della Tragedia. Un [lasso di] tempo in cui le donne partoriscono dei bambini e/o delle bambine e che probabilmente siano sereni, gioiosi, pieni di vita. Probabilmente… ma ora è tutto diverso. Che cosa è “nato” esattamente nel nostro Paese durante questi nove mesi? Lo spiega “Zhenshaya Pravda”.

Lavoriamo per il cibo…e i mutui
Se si leggono i resoconti economici dei supermercati degli ultimi nove mesi, si scopre che le vendite sono in aumento. Ad esempio, “Perekrestok”, “Pyaterochka”, “Karusel” e “Chizhik” hanno registrato un aumento delle entrate dell’11,9%. Per il nostro amato “Fix Price” gli stessi risultati: le vendite sono cresciute del 12,6%. Come persone comuni senza alcuna formazione economica, potremmo pensare che vi siano clienti con molti soldi. Ma l’economista Natalia Zubarevich spiega che i russi hanno iniziato a fare meno acquisti. L’aumento delle entrate è dovuto esclusivamente all’aumento dei prezzi! L’inflazione alimentare, ovvero l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari, durante questo periodo è stata tra il 15% (secondo i dati ufficiali) e il 20% (secondo i dati non ufficiali). Il riso, la margarina e i dolci sono quelli che sono aumentati di più. Il passaggio al digiuno terapeutico non è lontano! A parte gli scherzi, secondo l’indagine “Romir”, la famiglia media russa ha iniziato a spendere il 47,9% del proprio budget (una cifra record) per il cibo e le necessità quotidiane – quasi la metà del proprio reddito! Nel frattempo, i russi spendono l’altra metà del proprio reddito, in media il 49,9%, per pagare il mutuo mensile (e uno su tre non possiede una casa). Ciò significa che tutto il guadagno viene speso semplicemente per la sopravvivenza: un tetto sopra la testa e i generi alimentari. C’è di più: il mutuo agevolato al 7% per le abitazioni di nuova costruzione terminerà il 31 Dicembre. Una volta cancellata la prestazione, la rata mensile del mutuo aumenterà di circa il 40%. Ma c’è una buona notizia! Il costo per preparare un’insalata Olivier (conosciuta come “insalata russa”, ndt) per una famiglia di quattro persone è sceso di ben 1,6 rubli nel corso dell’anno… E i russi hanno lasciato quasi il 30% in meno di denaro nei bar. È vero, le vendite di vodka sono aumentate del 6% nei primi nove mesi e quelle dei cocktail alcolici in lattina e bottiglia di quasi il 37%… Quindi si beve di più, ma si beve di più a casa.
Nel complesso, a causa della Tragedia e come detto dalla Camera dei Conti [della Federazione Russa], l’importo del fondo sovrano in relazione al PIL scenderà al livello più basso degli ultimi 20 anni. Ed è importante notare che tra le 100 persone più ricche della Russia, 40 hanno la cittadinanza straniera, 57 risiedono prevalentemente all’estero e più di 68 hanno portato all’estero i propri familiari.

Elettrodomestici e automobili
I produttori russi hanno ricevuto sempre più componenti difettosi. Dall’inizio della Tragedia, la quota di componenti difettosi consegnate dalla Cina è passata dal 2% al 40%! A causa delle sanzioni, [i produttori russi] hanno dovuto acquistare componenti da fornitori non autorizzati e che non sono responsabili della qualità. Tra Marzo e Ottobre, i centri di assistenza auto hanno chiuso in massa nelle principali città russe. Solo a Mosca sono stati chiusi 300 punti vendita di questo tipo e a San Pietroburgo quasi 150. E presto sarà impossibile acquistare nuove auto. I punti vendita di autovetture in Russia hanno una fornitura massima di quattro mesi per le marche europee, americane e giapponesi. Le loro consegne sono terminate. I prezzi dei ricambi sono aumentati in modo significativo: per le auto Honda del 59%, Volvo del 51%, Mazda del 49%, Land Rover del 46%, Infiniti del 42%, BMW e Mercedes-Benz del 41%, Suzuki e Audi del 38%.

Istruzione
Molti insegnanti, tra cui Irina Gen di Penza, hanno ricevuto sanzioni amministrative e persino penali per aver parlato ai bambini di come “una pace cattiva è meglio di una guerra buona”. La loro modesta vita è diventata, con l’inflazione e i prezzi dei generi alimentari alle stelle, più difficile e ha portato a delle proteste. All’inizio dell’estate, nella regione di Kirov, gli insegnanti hanno chiesto un aumento di stipendio (pari a 11.000 rubli (160 euro, ndt)). Ma la Duma di Stato si è rifiutata di soddisfare questa richiesta. I deputati ritengono che non sia realistico pagare agli insegnanti uno stipendio pari a due fantastici (!) salari minimi. Le scuole hanno introdotto l’obbligo di “parlare di cose importanti”, concentrandosi sulla necessità di fare la guerra. A San Pietroburgo gli scolari hanno iniziato a ricevere lezioni presso l’ufficio della compagnia militare privata Wagner, divenuta famosa per il reclutamento di prigionieri dalle prigioni russe e per l’esecuzione con una mazza di un suo ex combattente. Gli studenti delle scuole superiori e delle università vengono inviati all’addestramento militare obbligatorio. E durante l’incontro tra Putin e la madre del militare morto nella Tragedia, [il presidente russo] ha detto che il militare ha raggiunto il suo obiettivo morendo: “Alcune persone vivono o non vivono. E se ne vanno [a causa] della vodka o di qualcos’altro. Poi non è chiaro se abbiano vissuto [come si deve] o meno. Ma suo figlio è sopravvissuto e ha raggiunto il suo obiettivo. Questo significa che è morto invano.”
E consola la madre dicendo che tutti sono comunque mortali: “Abbiamo 30.000 persone che muoiono in incidenti stradali. Questo dimostra che i nostri figli vengono preparati per un solo futuro, che preveda l’azione (guerreggiata in questo caso, ndt).

È meglio non ammalarsi!
Durante questi nove mesi della Tragedia, la metà della popolazione russa ha subito un aumento del prezzo dei servizi medici.
Il primo motivo era [dovuto] alla carenza di attrezzature e medicinali. Il 95% del mercato russo è minacciato [da questa penuria]. Dopo nove mesi, la Russia ha ridotto le importazioni di farmaci da 27 Paesi e la maggior parte dei produttori stranieri ha smesso di investire e potrebbe ritirarsi dal Paese. Per ottenere la “sovranità sui farmaci” sono necessari almeno 200 miliardi di rubli, ma questi soldi vengono spesi per continuare la Tragedia.
Il secondo motivo è la carenza di specialisti. In Russia mancano circa 20.000 medici! Secondo il servizio “HeadHunter”, a Ottobre circa il 42% dei posti vacanti nel settore medico non è stato occupato (molti hanno semplicemente lasciato il Paese). La situazione è più complicata nelle regioni a bassa densità di popolazione. Il fabbisogno di medici è aumentato del 422% nella Regione autonoma dei Nenets, del 290% nella Regione autonoma ebraica, del 276% nella Regione della Kamchatka. Allo stesso tempo, i medici vengono mandati in guerra quando qui c’è carenza di medici! Consapevole dei loro bassi stipendi, la compagnia militare privata “Wagner” ha deciso di approfittare della situazione: ha invitato i medici prospettandogli una paga fino a 500 mila rubli (7271 euro, ndt) ! Saranno inviati in prima linea. La linea del fronte non è un luogo di villeggiatura: è probabile che verranno registrati come “persone scomparse” e che nessuno veda i pagamenti. E anche per i pagamenti…ne vale la pena?

Media
Lo Stato ha liquidato e chiuso TUTTI i principali media indipendenti. In particolare, sono state bandite le più vecchie “Ekho Moskvy” e “Novaya Gazeta”. Quasi tuttulu giornalistu indipendenti sono statu costrettu a lasciare la Russia. Ciò è dovuto al rischio di ricevere 15 anni di carcere per il loro lavoro e la copertura della Tragedia. Sopra lu giornalistu si può esprimere qualsiasi opinione, ma le redattrici di “Zhenskaya Pravda” sono sinceramente convinte che ci siano più piattaforme diverse e più modi per difendere i nostri diritti, raggiungendo [in tal senso] le autorità e cambiare la situazione. Eliminare i media significa eliminare le nostre opportunità di proteggere noi stessu e lu nostru caru!

Lavoro
Dall’inizio della Tragedia, in Russia hanno chiuso 113.000 aziende. I danni alle imprese e all’economia sono stati del 17% superiori a quelli dell’epidemia di coronavirus. Naturalmente, anche il numero di posti di lavoro ne ha risentito. Nonostante le cifre ufficiali indicano un basso tasso di disoccupazione, i datori di lavoro in Russia stanno sperimentando una significativa carenza di personale. A Settembre, un russo su cinque (21%) ha dichiarato di aver perso il lavoro negli ultimi 2-3 mesi. Circa il 25% di tutti i programmatori russi ha lasciato il Paese, scrive “New Scientist”. Non ultima vi è stata la mobilitazione che, con l’inizio della Tragedia, non era prevista dalle autorità. Le compagnie aeree affermano che c’è una carenza di personale: meccanici e piloti di aerei. Gli imprenditori prevedono di colmare il vuoto con donne e stranieri, ma le donne da sole non saranno in grado di occupare tutti i posti vacanti! La situazione è simile nelle repubbliche del Caucaso settentrionale: l’interesse dei datori di lavoro per i CV femminili è aumentato del 15%. Questo, ovviamente, è in parte a nostro vantaggio in quanto donne: ci saranno maggiori opportunità di carriera. Ma la domanda è: a quale costo?

Sicurezza
Il numero di reati legati ad armi e munizioni è aumentato di quasi il 30% nei primi nove mesi in Russia. Le principali regioni che hanno visto la crescita di questi reati sono Kursk e Belgorod. Al terzo posto c’è Mosca. Anche il numero di piccoli furti è aumentato del 17% rispetto all’anno scorso – una tipica conseguenza dell’impoverimento economico. Inoltre, quasi ogni regione ha creato battaglioni nazionali – migliaia di uomini armati! Per non parlare di quasi mezzo milione di persone mobilitate. Si può solo immaginare cosa accadrà alla psiche di coloro che torneranno dalla Tragedia. Questo si ripercuote già sulla sicurezza delle donne: da diverse città arrivano notizie di casi di violenza [domestica] in cui sono coinvolti gli ex combattenti.

Legami internazionali
Il traffico turistico straniero in Russia è diminuito di 29 volte in nove mesi rispetto allo stesso periodo del 2019. Il commercio della Russia con i Paesi europei è diminuito del 43%. Questo vale anche per la commodity principale: le spedizioni di petrolio russo verso il Nord Europa sono diminuite del 90% da Febbraio [ad oggi]. Ai prezzi attuali, si tratta di circa 70 milioni di dollari di perdite giornaliere. La Cina, invece, è diventata il principale partner commerciale della Russia – a seguito di un forte calo delle importazioni dall’UE. Questo, come abbiamo notato in precedenza, ha già influito sulla qualità delle merci. Sono aumentate anche le spedizioni verso Turchia, Bielorussia, Iran e India.

Popolazione
Secondo il Rosstat, il numero di decessi ha superato di 1,5 volte il numero di nascite: in 54 regioni della Russia l’eccesso è stato di 1,5-2,8 volte. E in una situazione demografica così triste sarebbe bene incoraggiare le persone a rimanere nel Paese. Ma durante questi nove mesi della Tragedia quasi un milione di russi se ne è andato. Solo dopo l’annuncio della mobilitazione, 700 mila persone hanno attraversato il confine con la Georgia! Quasi 200 mila hanno attraversato il confine con l’Uzbekistan. La maggior parte di loro erano uomini. Grazie all’afflusso massiccio di russi, nel primo trimestre del 2022 il PIL di Armenia e Georgia è cresciuto rispettivamente del 13,1% e del 10,3%. Anche le valute dei due Paesi si sono rafforzate: dall’inizio di Marzo, il Lari georgiano e il Dram armeno hanno guadagnato il 20% e il 30% rispetto al dollaro, diventando così i leader nella rivalutazione delle valute tra i Paesi in via di sviluppo. Siamo molto contenti per i nostri vicini, ma quanto sarebbe bello se questa notizia valesse anche per il nostro amato paese… “Per aumentare il tasso di natalità in Russia, una donna deve voler partorire”, ha dichiarato l’altro giorno Mikhail Murashko, capo del Ministero della Salute russo. “Zhenskaya Pravda” ritiene che lo Stato possa aiutarci a farlo – se ferma la Tragedia iniziata il 24 febbraio!

Nota del Gruppo Anarchico Galatea

1 Tratta dal romanzo di Il’ja Arnol’dovič Il’f e Evgenij Petrovič Petrov, “Le dodici sedie”, capitolo XXXIV, “Il congresso interplanetario di scacchi”. Nella versione italiana edita da Rizzoli (1993) viene tradotta come: “Naufrago, aiutati che Dio ti aiuta: la salvezza è nelle tue mani”

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